Cause, sintomi e cura della gengivite
Benessere Adriana  

Cause, sintomi e cura della gengivite

La gengivite è una malattia che si manifesta principalmente a causa dell’eccessivo accumulo di placca batterica sui denti. Il motivo di tale condizione spesso è riscontrabile in una cattiva igiene orale (oppure scarsa) che determina l’accumulo di batteri tra i denti a seguito dei residui di cibo in essi presenti. Se tuttavia non viene curata, la gengivite può evolversi anche in modo più grave diventando parodontite, ossia una patologia che comporta la perdita dei denti.

Quali sono le cause della gengivite?

La principale causa della gengivite è sicuramente la scarsa igiene orale che comporta un eccessivo accumulo di placca sui denti. Ci sono tuttavia anche altri fattori che possono determinarla, tra cui il fumo che è una delle cause più frequenti e che si rivela particolarmente dannosa nel momento in cui la gengivite è in piena fase evolutiva, rallentandone notevolmente il processo di guarigione. Anche la diminuzione regolare della saliva contribuisce a far accumulare la placca batterica sui denti con il conseguente rischio di gengivite. In presenza di questa patologia è fondamentale affidarsi ad esperti del settore odontoiatrico. A tale proposito va detto che tra coloro che sono in grado di garantire sevizi eccellenti vanno citati i dentisti in Albania: vedi qui che sono in grado di offrire il meglio della branca dell’odontoiatria, avvalendosi di strumenti tecnologici di ultima generazione e a prezzi decisamente inferiori rispetto agli standard italiani ed europei.

I tipici sintomi della gengivite

Dopo aver appreso quali sono le principali cause che comportano la gengivite, vale la pena soffermarci sui sintomi che la condizione genera. In primis va detto che la gengivite è causata da batteri e se non curata può diventare anche più grave ossia parodontite. Premesso ciò, essendo una patologia che si manifesta con l’infiammazione delle gengive può provocare gonfiore, sanguinamento, alito cattivo e persino mobilità di uno o più denti. Inoltre in alcuni casi se non curata tempestivamente, la condizione può far ridurre l’osso ai minimi termini con conseguente perdita di denti.

Come curare la gengivite?

La gengivite specie se diagnosticata nelle fasi embrionali è facile da trattare; infatti, a parte un’igiene orale quotidiana ossia lavando i denti tre volte al giorno e per almeno 4-5 minuti è fondamentale. Anche l’uso di un filo interdentale o meglio ancora di un idropulsore può rivelarsi ideale, specie se il paziente interessato ha in bocca una protesi parziale o un singolo impianto. Di fondamentale importanza è tuttavia una visita specialistica presso un centro dentistico. Il team infatti provvede ad effettuare una pulizia dei denti e delle zone gengivali ad essi adiacenti, oltre che fornire utili indicazioni su come ottimizzare la pulizia quotidiana. A tale proposito va infatti detto che i cibi che si consumano giorno per giorno influenzano non poco lo stato di salute dei denti e delle gengive. In particolare si rivelano molto dannosi quelli zuccherati e acidi, in quanto possono rispettivamente far proliferare la carie e corrodere i denti. Viceversa optare per alimenti sani tipo frutta e verdura servono a mantenere sempre gengive e denti sani. Da come si evince in base a quanto sin qui descritto, la gengivite si può prevenire e curare anche con rimedi casalinghi, ma per essere sicuri che la condizione a lungo termine non diventi parodontite, la pulizia dentale presso uno studio odontoiatrico certificato è sicuramente un ottimo modo per evitare che ciò accada. Una volta che la gengivite progredisce si trasforma in parodontite, ossia in una condizione irreversibile che non permette più al professionista incaricato di recuperare la parte ossea danneggiata, costringendolo poi ad adottare nuove tecniche (innalzamento del seno mascellare) nel caso che di comune accordo con il paziente si opti per un impianto parziale o totale.