La naturale evoluzione dal cavo scart a quello HDMI
Digital Adriana  

Cavo Scart o Hdmi? Una naturale evoluzione

Cosa serve il cavo SCART?

La sigla “SCART” indica “Syndical des Costructeurs d’Appareils Recepteurs et Televiseour”, che tradotta in italiano significa “Organizzazione dei Costruttori di Apparecchi Radiofonici e Televisivi”.

Si tratta di un connettore standard di origine francese che ha consentito, fino a poco tempo fa, di collegare varie apparecchiature audio-video mediante l’impiego di uno speciale spinotto a 21 pin.

Questo sistema, che è essenzialmente utilizzato per funzioni-video analogiche, è ormai stato superato da dispositivi più evoluti.

La presa SCART presenta 20 poli (chiamati convenzionalmente piedini), ognuno dei quali è deputato a trasmettere un segnale di tipo analogico, in uscita oppure in entrata.

Il suo meccanismo d’azione è garantito anche da una cornice metallica esterna che, essendo asimmetrica, assicura una perfetta inserzione nell’apparecchio.

Un collegamento del genere ha offerto numerosi vantaggi in quanto ha consentito senza dubbio di migliorare la qualità dei video, evitando la maggior parte delle interferenze.

Inoltre tutta la procedura è risultata molto più semplice e rapida, grazie al superamento della sintonizzazione del televisore per ogni collegamento con altri apparecchi.

Nello stesso tempo, la modalità SCART comporta anche notevoli limitazioni, derivanti soprattutto dalla sua incapacità di trasmettere segnali digitali.

L’audio inoltre è condizionato soltanto alla modalità stereofonica e non a quella surround, che prevede l’impiego di più canali.

I sistemi di ancoraggio della presa non sono particolarmente stabili e pertanto è piuttosto frequente che lo spinotto si sfili, interrompendo la trasmissione dei dati.

Sono possibili, soprattutto su cavi economici, interferenze che peggiorano la recezione del segnale sia video che audio, con l’insorgenza di immagini-ombra e fenomeni di diafonia.

Per tutti questi motivi, il collegamento SCART è stato progressivamente sostituito con quello HDMI, presente ormai su tutti i televisori di ultima generazione, oltre che su apparecchi come lettori DVD, BluRay Disc, consolle di gioco e numerose fotocamere digitali.

Uno dei maggiori limiti della presa SCART è quella di funzionare soltanto per segnali analogici in definizione standard, di cui i più moderni apparecchi non sono dotati.

Quando si presenta la necessità di collegare un dispositivo digitale, è prevista una doppia conversione, responsabile di un inevitabile degrado qualitativo delle immagini e dell’audio.

A cosa serve il cavo HDMI?

La connessione HDMI della TV (High Definition Multimedia Interface) è da ormai 5 anni il collegamento preferito a livello elettronico grazie alla sue prestazioni nettamente superiori rispetto a quelle dello SCART.

Con un singolo cavo, infatti, viene offerta l’opportunità di trasmettere dati, video e audio digitali con una resa eccezionale e utilizzando sistemi di connessione estremamente versatili.

Inoltre questa metodica, ormai prevalente nei pc, è capace di trasmettere audio digitali fino a oltre 70 canali, mantenendo una risoluzione di altissima qualità, addirittura superiore a quella HD.

Tramite HDMI è possibile supportare i formati audio compressi, che solitamente possono presentare alcuni problemi gestionali, assicurando la resa migliore per Dolby Digital Plus, BluRasy Disc e altri.

Tutti i dispositivi audio e video compatibili col digitale trovano quindi una soluzione ottimale facendo impiego di cavi di questo genere che, dopo la loro introduzione sul mercato, hanno subito un costante e progressivo miglioramento.

È stato infatti possibile ottimizzare lo spazio delle tonalità cromatiche, la percezione dei suoni, la funzione CEC, il collegamento 3D e la connessione Ethernet (quando presente).

HDMI è in grado di consentire 3 differenti modelli di trasferimento-dati, sfruttando segnali video di tipo standard, HD ed enhanced, oltre che audio multi-canale.

Esso è compatibile con qualsiasi video digitale e offre una efficace protezione dei contenuti, particolarmente utile quando si presenta la necessità di discriminare le immagini da trasmettere.

Questa opzione sfrutta una perfezionata tecnica di codifica decriptata unicamente da selezionati supporti hardware, allo scopo di impedire eventuali attacchi da parte di hacker.

HDMI prevede l’impiego di 5 tipologie di connettori, che sono definiti dalle lettere dell’alfabeto (A, B, C, D, E) e che si differenziano tra loro sostanzialmente per le diverse dimensioni.

Inoltre è possibile anche un’altra distinzione funzionale dei cavi, che possono essere:

• HDMI standard,

fornito di banda limitata e in grado di supportare da 1080i a 720p;

• HDMI standard con cavo Ethernet,

capace di trasportare anche segnali di rete;

• HDMI standard per automotive,

creato per l’impiego su veicoli;

• HDMI HS (High Speed),

progettato per supportare la modalità Full HD,

• HDMI HS con cavo Ethernet,

in grado di trasportare anche i segnali di rete.

Complessivamente questo cavo costituisce il mezzo attraverso cui è possibile trasferire il segnale digitale da una sorgente (che può essere una consolle oppure un computer, un lettore DVD, una videocamera, un lettore BluRy, una chiavetta multimediale o anche un decoder satellitare) a un ricevente (che è sempre uno schermo fornito di porta per cavi del genere).

Il principale vantaggio di questi dispositivi è senza dubbio la possibilità di visualizzare su uno schermo dei contenuti in HD di eccellente qualità, sfruttando l’opzione di integrare differenti connettori.

In ogni caso, la risoluzione delle immagini risulta comunque elevatissima e la resa globale è decisamente insuperabile.

Come collegare presa scart a HDMI? Che differenza c’é tra il cavo SCART e quello HDMI

Con l’avvento e con la sempre maggiore diffusione della televisione digitale (terrestre e satellitare), si è verificato un evidente miglioramento qualitativo delle immagini, accompagnato da un’altissima definizione audio.

Per poter sfruttare la perfezionata definizione audio/video è diventato necessario sfruttare l’interfaccia HDMI per i collegamenti con la televisione, un sistema digitale che ha contribuito a ottimizzare la resa a tutti i livelli.

Mediante la presa SCART, si verificavano perdite di dati e deterioramento delle recezione sia di immagini che di sonoro, poiché, come accennato, tali trasmissioni dovevano subire due trasformazioni analogico/digitali.

Inoltre la connessione SCART non era in grado di supportare la HD (High Definition), una modalità ormai presente di norma in tutti i televisori e gli apparecchi digitali di ultima generazione.

Lo standard HDMI, invece, è stato progettato per l’alta definizione, compresa tra 720p e 1080p, oltre che per supportare le funzioni di audio digitale, disponibili tramite sistema di Dolby Digitale e di Surround Multicanale e ideali per il sistema Home Theatre.

È risaputo che uno dei principali limiti del collegamento SCART è proprio relativo all’audio, dato che non è possibile riprodurlo con le medesime prestazioni garantite da HDMI.

L’unico limite del dispositivo HDMI si riferisce all’impossibilità di registrare i programmi sul digitale terrestre, poiché esso è fornito di sistemi di protezione dei contenuti digitali che sono soggetti a Copyright.

Come conseguenza può verificarsi l’evenienza che alcuni programmi non vengano registrati perché inaccessibili e quindi che l’unica opzione rimanga quella di ricorrere al vecchio cavo SCART.

A parte questa piccola difficoltà, nel complesso è chiaro che la connessione HDMI si conferma indiscutibilmente la migliore per tutte le prestazioni che offre e soprattutto per la resa ottimale di immagini e audio.