Sei un dipendente pubblico? Hai mai pensato di richiedere un prestito con cambiali?
Lavoro e imprese Adriana  

Sei un dipendente pubblico? Hai mai pensato di richiedere un prestito con cambiali?

Tra le categorie di lavoratori che oggi contribuiscono a creare punti del PIL del nostro Paese troviamo i dipendenti pubblici. Questi lavoratori godono di una posizione favorevole e hanno un contratto di lavoro fisso, spesso a tempo indeterminato. Il datore di lavoro di un dipendente pubblico può essere un organo nazionale, lo Stato, ma anche una regione o un comune. Questi lavoratori godono quindi di una buona stabilità, invidiata dalla maggior parte delle altre categorie.

Per ottenere un prestito, se sei un dipendente pubblico non devi fare molti sforzi, indipendentemente dalla tipologia di finanziamento richiesto. Oggi tutti i dipendenti pubblici possono avere accesso a un prestito senza troppe difficoltà. Solitamente, i prestiti cambializzati vengono erogati in poco tempo, ma se sei alla ricerca di un prestito veloce puoi dare un occhio a questa guida del sito web perteonline.it. Tra questi sono compresi anche i prestiti cambializzati, benché siano dei finanziamenti pensati principalmente per chi non dispone di una busta paga o per chi non ha un contratto di lavoro fisso.

Prestito con cambiali: conosciamolo meglio

Il prestito con cambiali è un finanziamento di tipo non finalizzato che permette l’accesso al credito praticamente a tutte le categorie di persone e di lavoratori, compresi quelli che non dispongono di buone garanzie economiche. Il facile accesso a un prestito con cambiali si trova nel fatto che il suo rimborso non avviene tramite le classiche rate mensili, ma attraverso l’emissione delle cambiali.

Le cambiali sono titoli di credito esecutivi che fungono da garanzia, oltre che da metodo di rimborso per il creditore che ha concesso il prestito. È importante capire come funziona una cambiale e come compilarla nel modo corretto. In caso di insolvenza o inadempienza da parte del debitore, il creditore ha quindi il diritto di entrare in possesso dei beni del debitore per poter riavere indietro la liquidità concessa in prestito. A seguito di questa espropriazione forzata, il debitore diventa quindi un soggetto con protesto a carico oppure un cattivo pagatore e il creditore procede con il pignoramento dei suoi beni. È importante essere sicuri di poter rimborsare un prestito con cambiali, dato che in caso di insolvenza le conseguenze possono essere abbastanza gravi, sia finanziarie che legali.

I dipendenti pubblici e l’accesso a un prestito cambializzato

I prestiti con cambiali, essendo finanziamenti accessibili anche da parte di chi non ha buone garanzie economiche da dimostrare, sono richiedibili con tranquillità anche dai dipendenti del settore pubblico. Coloro che hanno un pubblico impiego possono ottenere finanziamenti dedicati appositamente alle loro esigenze, messi a disposizione dall’ente di previdenza sociale INPS ex INPDAP, oltre che da banche e finanziarie che sono convenzionate con l’Inps.

I prestiti cambializzati per dipendenti pubblici presentano dei tassi di interesse agevolati oppure, come nel caso dei prestiti cambializzati, possono prevedere un rimborso attraverso la compilazione e la firma delle cambiali. Per poter richiedere i prestiti per dipendenti pubblici, occorre godere di un regolare contratto di lavoro a tempo indeterminato oppure determinato, ma con una durata minima di 3 anni. Occorre inoltre essere iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, dimostrando un certificato che dimostra tutti i regolari contributi versati.

Quanto è possibile richiedere?

I prestiti con cambiali solitamente prevedono l’accesso solo a piccoli importi. Tuttavia, il valore del prestito può subire anche delle variazioni in base alle condizioni del singolo richiedente, ma anche in base all’ente di credito erogante. Il massimo capitale finanziato dipende dal profilo professionale, oltre che dalla durata e dalla tipologia del suo contratto di lavoro. I lavoratori del settore pubblico godono di maggiori agevolazioni, dal momento che spesso hanno contratti di lavoro a tempo indeterminato. Per questo motivo non avrà problemi ad accedere a un prestito cambializzato e ottenere gli importi anche abbastanza elevati, fino ad un massimo di 50.000€. L’importo massimo erogato tramite un prestito cambializzato dipende da alcuni elementi, tra cui:

  • la tipologia di contratto del soggetto che fa richiesta del prestito;
  • la busta paga che riceve ogni mese dal datore di lavoro;
  • l’ammontare del TFR, il trattamento di fine rapporto, accumulato fino al momento della richiesta del finanziamento.