Stalking e risarcimento del danno quanti soldi ti spettano se sei una vittima
Benessere Adriana  

Stalking e risarcimento del danno: quanti soldi ti spettano se sei una vittima

Dal 2009 è stato riconosciuto, per la legge italiana, il reato di stalking. Ciò significa che chiunque perseguiti, intimidisca o intimorisca qualcuno in maniera reiterata e continua, creando così nella vittima una condizione di grave disagio psico-fisico, di paura e di sottomissione, è passibile di denuncia per stalking e di condanna per stalking con risarcimento, eventualmente, dei danni creati a chi ha subito i suoi comportamenti.

Cosa dice la legge a proposito dello stalking e della quantificazione del risarcimento danni da stalking

Si dice stalking un particolare comportamento a sfondo persecutorio messo in atto da qualcuno verso una vittima prestabilita. Lo stalking consiste nel seguire, perseguitare, cercare ossessivamente, minacciare e intimidire qualcuno fino al punto di sottometterlo a livello psicologico, perché terrorizzato e spaventato per la propria incolumità.

Uno stalker, per essere definito tale, deve attuare uno o più dei seguenti comportamenti, a danno della sua o delle sue vittime:

  • seguire ossessivamente qualcuno, così da essere costantemente informato sui suoi spostamenti, appuntamenti, eventuali frequentazioni, impegni;
  • spiare ossessivamente qualcuno sui Social Network, anche utilizzando dispositivi e tecniche informatiche in grado di eludere eventuali blocchi, in modo da poter acquisire informazioni sensibili e sfruttarle per spaventare e intimidire ulteriormente la sua vittima;
  • telefonare continuamente, inviare messaggi o contattare ostinatamente qualcuno anche se questa persona ha espressamente vietato tale comportamento.

A questo si possono aggiungere comportamenti ancora più gravi dal punto di vista legale quali: le minacce, la diffamazione, la provocazione. Si parla di stalking quando la vittima arriva a vivere in una condizione perpetua di paura, disagio e angoscia a causa della persecuzione messa in atto a suo danno dallo stalker. È fondamentale trovare sempre il coraggio di denunciare simili situazioni e di assumere poi un avvocato per intentare causa al proprio carnefice e per richiedere un giusto ed equo risarcimento per stalking.

Fare causa per stalking: cosa significa e cosa si può ottenere

Se si è vittima di stalking è possibile portare in tribunale il proprio stalker per una lecita richiesta di risarcimento. Secondo l’art 612 bis c.p. sul risarcimento danni (approfondisci https://www.studiolegaleadamo.it/stalking-e-risarcimento-del-danno), è possibile vincere la causa, anche perché ci sono dei precedenti in merito, e costringere lo stalker a devolvere una cifra di denaro, più o meno cospicua, in base alla singola situazione e alla decisione del giudice, per coprire le spese che la vittima di questo reato ha dovuto sostenere e dovrà sostenere in seguito.

Nella fattispecie, si parla di:

  • spese mediche, perché spesso chi subisce stalking vive talmente male questa situazione terribile e spaventosa che ha necessità di rivolgersi a uno psicologo per farsi aiutare e ad assumere farmaci contro l’ansia, gli attacchi di panico, l’insonnia;
  • sostenute spese per aumentare la propria sicurezza, ad esempio impianti di antifurto applicati alla propria auto, alla propria abitazione, acquisto di nuove schede telefoniche necessarie per cambiare numero;
  • nei casi più gravi, soldi spesi per soggiornare, anche per lunghi periodi, lontani da casa propria, per far sì che lo stalker non potesse presentarsi all’abitazione e suonare, magari in piena notte, provocando terrore e disturbando il sonno;
  • eventualmente, danno morale.

La causa per la richiesta di risarcimento danni in caso di stalking

Come si deve agire se si è vittime di uno stalker e si ha intenzione di intentargli causa per chiedergli i danni? Innanzitutto è necessario denunciare lo stalker. Sarà chiesto alla vittima di portare delle prove, quindi si dovrà sostenere un normale interrogatorio in questura e, se effettivamente allo stalker viene addebitata la colpa, pagherà in base alla pena che il giudice stabilirà. Nei casi meno gravi, generalmente, si procede diffidando lo stalker e imponendogli la distanza dalla sua vittima mentre per i casi più pericolosi e gravi è prevista la reclusione. Nel momento in cui lo stalker è stato dichiarato colpevole, la vittima può assumere un avvocato e intentare causa per richiedergli i danni fisici e morali per del suo operato. La giurisprudenza incoraggia questo comportamento, poiché esistono casi in cui i giudici hanno giustamente riconosciuto il diritto della vittima di ottenere un supporto economico come risarcimento a quanto subito, fisicamente e psicologicamente.