La NASPI per le badanti: come funziona?
Approfondimenti Adriana  

La NASPI per le badanti: come funziona?

Lavorare come badante a Como è una professione che richiede dedizione e sensibilità, poiché implica prendersi cura delle esigenze quotidiane di persone anziane o disabili. Tuttavia, come qualsiasi altro lavoro, può comportare situazioni impreviste, come la perdita involontaria del posto di lavoro. In Italia, per fortuna, esiste una rete di sicurezza che offre protezione economica in tali situazioni: la NASPI per le badanti.

Cosa è la NASPI?

La NASPI, acronimo di Nuova Assicurazione Sociale per la Protezione dell’Impiego, è un sistema di sicurezza sociale istituito per fornire sostegno finanziario ai lavoratori che perdono il loro impiego involontariamente. Questa copertura è disponibile non solo per i lavoratori tradizionali, ma anche per coloro che operano nel settore domestico, tra cui le badanti. La NASPI è un prezioso strumento per garantire una certa stabilità economica in momenti difficili.

Chi sono i beneficiari della NASPI?

La NASPI è disponibile per i lavoratori dipendenti, tra cui anche le badanti, che soddisfano determinati requisiti. Per essere idonei a ricevere la NASPI, i lavoratori devono:

  • Aver perso il lavoro in modo involontario: Questo significa che il licenziamento non deve essere dovuto a cause imputabili al lavoratore, come il licenziamento per giusta causa o dimissioni volontarie.
  • Avere un’iscrizione in corso presso l’INPS: I lavoratori devono essere iscritti all’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) e devono aver versato i contributi previdenziali.
  • Avere lavorato almeno 13 settimane nei 4 anni precedenti alla richiesta: Questo periodo di lavoro non deve essere necessariamente continuo e può includere più contratti.
  • Avere un’età compresa tra i 18 e i 67 anni: Gli individui al di fuori di questa fascia d’età potrebbero non essere idonei.
  • Aver lavorato almeno 30 giorni negli ultimi 12 mesi: Questo requisito mira a garantire che il lavoratore abbia una recente esperienza di lavoro.

NASPI per le Badanti: Come Funziona?

La NASPI per le badanti opera in modo simile a quella per altri settori lavorativi. Quando una badante perde il suo impiego involontariamente, può fare domanda per ricevere l’indennità di disoccupazione. Tuttavia, per ottenere questo sostegno, è necessario soddisfare alcune condizioni specifiche.

Calcolo delle Ore di Lavoro

Un aspetto chiave riguarda il calcolo delle ore di lavoro. Poiché il lavoro delle badanti spesso non segue il tipico orario di lavoro a tempo pieno, il calcolo delle ore può essere diverso. La NASPI richiede che siano state accumulate almeno cinque settimane contributive negli ultimi 12 mesi. Questo può essere calcolato considerando le ore effettivamente retribuite nei quattro trimestri precedenti, divise per 24 ore. Se il requisito delle cinque settimane contributive è soddisfatto, la badante può richiedere la NASPI.

Calcolo dell’Importo

L’importo della NASPI per le badanti è basato sulla retribuzione media degli ultimi quattro anni di lavoro, con un limite massimo mensile stabilito. La durata dell’indennità di disoccupazione varia in base alla quantità di mesi di contributi versati. La NASPI copre metà delle settimane contributive accumulate nei quattro anni precedenti, con un limite di 24 mesi. A partire dal 91° giorno di disoccupazione, l’importo dell’indennità inizia a diminuire del 3% ogni mese.

Come richiedere la NASPI per le badanti?

Per richiedere la NASPI, le badanti devono seguire questi passi:

  • Presentare una domanda all’INPS: La richiesta può essere presentata online attraverso il portale web dell’INPS o in modo tradizionale recandosi direttamente presso gli uffici dell’INPS.
  • Allegare la documentazione richiesta: La richiesta dovrebbe includere tutti i documenti necessari, come il modulo di richiesta compilato, il documento d’identità, il codice fiscale, il certificato di lavoro precedente e altri documenti richiesti.
  • Attendere l’approvazione: L’INPS esaminerà la richiesta e, se tutti i requisiti sono soddisfatti, approverà il pagamento della NASPI.
  • Ricevere il pagamento: Una volta approvata, la NASPI verrà erogata mensilmente, aiutando così le badanti a coprire le spese quotidiane mentre cercano un nuovo impiego.

La NASPI per le badanti è un’importante forma di protezione che offre un sostegno economico in momenti di difficoltà. Per le badanti che lavorano regolarmente con contratti formali, questa assicurazione rappresenta una rete di sicurezza che aiuta a garantire stabilità finanziaria in situazioni di perdita involontaria del lavoro. È fondamentale che le badanti siano consapevoli dei requisiti e delle procedure per richiedere la NASPI, poiché questa risorsa può fare la differenza nella gestione dei cambiamenti nella propria situazione lavorativa.

La NASPI, acronimo di Nuova Assicurazione Sociale per la Protezione dell’Impiego, rappresenta una forma di sicurezza lavorativa dedicata specificamente alle badanti, offrendo un nuovo strumento di tutela per coloro che operano nel settore domestico.

Questo tipo di assicurazione si rivolge alle badanti regolarmente impiegate con un contratto formale e che si trovano ad affrontare la perdita involontaria del lavoro, spesso dovuta al decesso dell’assistito o al suo trasferimento in una Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA).

È importante sottolineare che questa tutela è concessa solamente a coloro che svolgono il lavoro di badante con un contratto regolare, sia attraverso l’assunzione da parte di privati sia tramite agenzie specializzate nella selezione di badanti a Como come AES Domicilio. Non sono ammissibili forme di supporto per coloro che operano in nero o in mancanza di un contratto formale.

L’indennità di disoccupazione per colf e badanti è stata istituita nel contesto della riforma del mercato del lavoro, nota come Jobs Act, durante il periodo dell’amministrazione Renzi. Questa misura ha sostituito i precedenti sistemi di sostegno all’occupazione, cioè l’ASPI e il MINI ASPI, che erano stati introdotti come parte della riforma Fornero.

Calcolo delle ore di lavoro per la NASPI delle colf e delle badanti

La NASPI destinata alle colf e alle badanti costituisce un valido sostegno economico per quei lavoratori che, a causa di circostanze involontarie, si ritrovano senza un impiego regolare, come menzionato in precedenza.

Per comprendere come si effettua il calcolo delle ore di lavoro per le colf e le badanti, è necessario tenere a mente che:

– 30 giorni di attività lavorativa corrispondono a 5 settimane, con una durata di 6 giorni ciascuna.

– Per una settimana di lavoro sia rilevante ai fini contributivi, essa deve comprendere almeno 24 ore di attività lavorativa.

Il calcolo delle ore di lavoro per colf e badanti avviene in base alla seguente formula:

– Si sommano le ore di lavoro effettivamente retribuite, indicate come “MAV,” nei quattro trimestri precedenti.

– Il totale ottenuto viene diviso per 24 ore, al fine di ottenere il numero di settimane contributive degli ultimi 12 mesi.

Per soddisfare i requisiti richiesti per la NASPI, il numero di settimane contributive deve essere almeno 5.

Calcolo dell’importo della NASPI per le colf e le badanti

L’importo mensile della NASPI destinato alle colf e alle badanti è calcolato in base alla retribuzione ricevuta nei quattro anni precedenti, con un limite massimo mensile stabilito. La durata dell’indennità di disoccupazione per le colf e le badanti è proporzionale alla quantità di mesi di contributi versati. In effetti, la NASPI viene erogata per metà delle settimane contributive accumulate nei quattro anni precedenti, con un limite massimo di 24 mesi.

Da notare che a partire dal 91° giorno di disoccupazione in poi, l’importo dell’indennità inizia a diminuire progressivamente del 3% ogni mese.