Traduzione certificata: cos’è e come si ottiene?
Lavoro e imprese Adriana  

Traduzione certificata: cos’è e come si ottiene?

Sia nella vita privata che in quella professionale, capita sempre più spesso di dover comunicare con persone, aziende o enti di altri Paesi e culture o di imbatterci in contenuti multimediali veicolati da una lingua straniera. Molto spesso capita l’esigenza di dover certificare una traduzione, in modo da conferirle un valore di ufficialità e credibilità. Ma di cosa si tratta? Che cosa è nello specifico una traduzione certificata? E, soprattutto, come si ottiene? In questo articolo proveremo ad affrontare l’argomento, spiegando nel dettaglio che cos’è una traduzione certificata e come viene prodotta.

Il Certificato di Accuratezza della Traduzione

Innanzitutto, va detto che per traduzione certificata s’intende una traduzione autenticata dalla firma e dal timbro del traduttore che effettua il lavoro di trasposizione dei contenuti di un documento da una lingua all’altra. A questa traduzione viene allegata una certificazione, detta Certificato di Accuratezza della Traduzione, rilasciata dallo stesso traduttore o dall’azienda che ha fornito la traduzione.

Il Certificato di Accuratezza della Traduzione è un documento che attesta l’accuratezza ed autenticità della traduzione. Si tratta di un certificato redatto dal traduttore in carta intestata, che presenta i dati di contatto dell’azienda fornitrice della traduzione e che specifica la qualità e la qualifica del traduttore. Nel caso di un traduttore iscritto all’Albo CTU, verrà specificato l’appartenenza dello stesso a quel preciso ente in qualità di traduttore professionale, nonché la sua competenza nelle lingue di traduzione in cui è specializzato. Il traduttore, inoltre, attesta che la traduzione è stata svolta in maniera accurata ed esatta, conformemente al documento originale, prima di apporre la sua firma ed il suo timbro.

Solitamente il Certificato di Accuratezza della Traduzione viene redatto nella lingua di traduzione, poiché va consegnato assieme al documento tradotto, come garanzia di qualità. Tuttavia, essendo un documento emesso da un traduttore o dalla agenzia presso la quale egli opera, non si tratta di un atto pubblico, e quindi non è soggetto ad imposta di bollo e non ha valore legale. Questa è la caratteristica principale che differenzia la traduzione certificata da quella giurata in Tribunale.

La traduzione certificata con CTA, più comunemente conosciuta come Certificate of Translation Accuracy, viene comunque espressamente richiesta e, dunque, riconosciuta come valida da alcuni Paesi, come ad esempio il Regno Unito, dove è appunto sufficiente un certificato di accuratezza rilasciato dal traduttore, con la sua firma ed i suoi dati, per rendere una traduzione ufficiale e legale a tutti gli effetti.

In quali casi si richiede una traduzione certificata?

La traduzione certificata viene richiesta per tutti quei documenti ufficiali tradotti in lingua straniera, il cui contenuto originale indica chiaramente delle responsabilità legali dirette o indirette da parte del cliente, sia esso un privato o un’azienda. Più in generale, la traduzione certificata viene richiesta per tutti quei documenti di tipo amministrativo: atti utili per la partecipazione a gare d’appalto in un Paese straniero; titoli di studio per l’iscrizione alle università estere e documenti personali. La traduzione certificata viene spesso richiesta anche dalle aziende che operano in Paesi esteri, per quanto riguarda la redazione di manuali d’uso o di fogli informativi dei prodotti che commercializzano. Tuttavia, la traduzione certificata viene spesso richiesta anche da privati, per usi non previsti dalla legge, semplicemente per uso personale.

Traduzione certificata o traduzione giurata?

Abbiamo già accennato alla differenza tra la traduzione certificata e la traduzione giurata. Ma analizziamola adesso più nel dettaglio. La differenza è tutta amministrativa: la traduzione giurata rappresenta un atto ufficiale e riconosciuto come legalmente valido in tutto il mondo. Questa deve riportare il timbro del Tribunale dove si attesta, deve essere effettuata da traduttori ufficiali ed autorizzati dal Tribunale stesso, e deve essere allegata ad un verbale di giuramento, emesso dal traduttore dinanzi ad un pubblico ufficiale.

Essendo un atto ufficiale, la traduzione giurata viene spesso richiesta all’estero, dato che in molti Paesi non è sufficiente presentare copie certificate dei propri documenti personali tradotti nella lingua di destinazione. Un altro documento che è solito essere richiesto da Paesi extra europei è l’Apostilla. Si tratta di un timbro, rilasciato dal Tribunale su un documento, che ne accerta la sua validità e la possibilità di poter essere esibito alle autorità competenti estere e di essere riconosciuto come valido.